Sulla presunta lottizzazione a ridosso dello stadio, sono stati diffusi 2 interventi in difesa della proprietà dei terreni e dell'amministrazione, contraddittori fra loro.
Il primo l’ha fornito la neo assessora Falaschi, con una difesa d’ufficio dell’amministrazione, senza però chiarire alcunché ma evidenziando, invece, la sua inesperienza e probabilmente una scarsa conoscenza delle norme urbanistiche, dichiarando infine che “la pianificazione di tale zona non era all’ordine del giorno dell’Amministrazione comunale”.

Insomma: per il Comune non esiste alcuna richiesta su tale lottizzazione, mentre per il privato è stata addirittura protocollata una formale proposta.
Sulle legittimità di tale modalità di attuazione degli strumenti urbanistici attendiamo che l’amministrazione comunale dia spiegazioni trasparenti.
Appare però evidente, a questo punto, che le osservazioni apparse sui media non sono affatto “illazioni”.
Quanto al merito della vicenda, appare del tutto evidente che l’aspetto più importante è proprio quello politico: il fatto che “l’area citata è di fatto edificabile dagli anni 60 perché individuata dal Piano Astengo come area a servizi con costruzione di scuola dell’obbligo e parcheggi”, e che “di fatto negli ultimi 50 anni nessun soggetto pubblico o privato ha avuto alcun interesse nella realizzazione”, non comporta affatto la necessità o l’obbligo di modificarne la destinazione d’uso trasformandola a residenziale.
Tale area, infatti, avrebbe tranquillamente potuto rimanere con destinazione a servizi o, addirittura, essere trasformata a verde privato, conservando l’uliveto.
Per quale motivo è stata trasformata in residenziale?
Questa si chiama cementificazione.
E questa è anche la domanda alla quale non viene data risposta, ovviamente nemmeno dal gentile arch. Calderini.
Alla quale vorremmo obbiettare che una scuola non la costruisce un privato, ma l’ente pubblico, e che il valore di mercato del terreno prima della modifica della destinazione d’uso era di gran lunga inferiore a quello attuale destinato a residenziale.
P.s.: cara Angela e caro Peppe, bando alle formalità. Il vostro vittimismo
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L'ULIVETO SOPRA ALLO STADIO |
Lasciateci però evidenziare le operazioni edilizie che non ci piacciono e denunciarle nel rispetto dei diritti di ognuno. Infine debbo rilevare che avete commesso una leggerezza mettendo in vendita lotti che ancora lotti non sono. E questo può significare 3 cose: una grande fede nel destino o una grande capacità di previsione dei fatti urbanistici, oppure una enorme fiducia nelle proprie capacità di intervento presso chi decide il piano operativo. Vi do anche un'altra notizia: non mi candido, non stupitevi se facciamo tutto questo per puro senso civico. Succede. Carlo Cianetti
Che facce toste... :(
RispondiEliminaCarlo Scopetti
L'assessora è un vero disastro. Dà proprio la sensazione di non capirci nulla. D'altronde Ricci vuole attorno a sé solo persone mediocri
RispondiEliminaNaturalmente, se i mediocri si circondassero di persone di alta levatura, i mediocri scomparirebbero.
RispondiEliminaRagion per cui, il mediocre si attornia sempre di persone altrettanto mediocri, o addirittura peggiori, cosicché lui possa emergere.
Molti non l'hanno ancora capito. Vanno tutti in fila dietro al pifferaio magico, ignari della fine che gli aspetta.
Questo ultimo è la conferma della regola. Se questo è il "buongiorno" della Falaschi..........Poveretti noi, ma poveretta anche Lei.