martedì 19 gennaio 2016

BALANI PIACE AI SENESI, MA IL PD DI ASSISI LO IGNORA

Mauro Balani è considerato uno degli assessori più in gamba della giunta di Siena. Stiamo parlando di una delle città meglio amministrate del Paese. 
Non a caso è candidato ad assumere una delega molto speciale per i senesi: quella delle attività museali, sotto la quale rientrerebbe la gestione del museo più importante della città, cioè Santa Maria della Scala.
Eppure Mauro Balani è di Assisi, la sua famiglia vive ad Assisi, è stato capogruppo in consiglio comunale del Pds, ha un'ottima conoscenza del territorio, è persona di cultura e al tempo stesso è figlio del popolo. 
Per quel che ne so sarebbe disposto a candidarsi ad Assisi, quale sindaco della città. Il PD però lo ignora. Troppo di sinistra? Troppo in gamba? prenderebbe troppi voti? Farebbe ombra a qualche mediocre dirigente locale? Oppure ha il demerito di non lavorare né alla regione, né alla provincia?
Tutte queste cose insieme. Così il Pd partorirà il solito topolino, che piace tanto alla regione e che non fa ombra a nessuno.

sabato 16 gennaio 2016

L'OUTING DI CLAUDIO RICCI

Finalmente Ricci ha fatto outing: ha ammesso la propria natura, dissimulata per decenni in dichiarazioni pauperistiche, all'insegna dell'austerità, del mangiare parco, dei comportamenti sobri e dei toni sommessi.
In verità chi osservava attentamente capiva cosa si nascondesse dietro quella figura monacale: un politico di professione, un eccellente propagandista di se stesso, abile a dire e a mostrare quel che piace alla gente. E un uomo assai attento al denaro. La vicenda dei rimborsi ne è una dimostrazione eclatante. 

In realtà c'erano tutta una serie di comportamenti che suscitavano inquietudine. A cominciare dalla faraoniche campagne elettorali: si ripensi a quella per le amministrative del 2011, quando per mesi girarono manifesti giganti su vela, murali, depliant e volantini, cene e rinfreschi a non finire. Bene, quanto ha dichiarato per quelle spese il "sobrio" Ricci? 14 mila euro. 
Basti solo sapere che un camion vela, al tempo costava almeno 300 euro al giorno. I manifesti, fuori campagna elettorale, circa un euro a manifesto solo di affissione. I bene informati parlano di una spesa molto superiore ai 14 mila euro. Non ne siamo sicuri.
Nel caso:chi avrebbe finanziato quella campagna elettorale? 
Ricci, adeguatamente affiancato da Tonino Lunghi, è il sindaco del Prg, è quello delle giunte al maschile, è quello della fallimentare campagna per Assisi capitale della cultura, ma è soprattutto il sindaco dell'operazione ambientale più clamorosa del dopoguerra nel territorio comunale: il PUC di Santa Maria degli Angeli. Una città nella città, tuttora tristemente incompiuta. 
E' quello che ha lasciato degradare definitivamente la piscina olimpionica di Assisi e che voleva realizzare un micro-inceneritore. E quello che nulla ha fatto per l'infanzia, i giovani gli anziani. E' quello che ha lasciato i centri storici alla mercè delle auto. 
E' il sindaco meno francescano che la città abbia avuto: è quello che ha vietato l'elemosina, che non ha investito un euro per l'incremento delle energie rinnovabili e che ha sempre riservato un scarsa attenzione ai poveri; è quello che parcheggiava la propria auto nei posti destinati ai disabili, che trascorreva decine di minuti nell'auto in sosta in piena Piazza del Comune, con motore acceso, in barba ad ogni forma di rispetto dell'ambiente.
Questo è stato Claudio Ricci. 

mercoledì 13 gennaio 2016

CONTINUANO LE ESPERIENZE DI MONGOLFIERA E BUONGIORNO ASSISI

Il fatto di Quarto è un colpo pesante al M5S. Una vicenda poco chiara, in cui sembra siano coinvolti anche alcuni dei personaggi più in vista del movimento. Tuttavia crediamo non si debba generalizzare. 

Bisogna considerare che in certi territori tenere alta la barra dell'onesta è complicatissimo, perché dietro ogni angolo si nascondono insidie.

E comunque è vero quel che dicono di vari Di Battista e Di Maio, il movimento ha reagito subito, con tempestività, espellendo i personaggi coinvolti nella vicenda.
Quanto accaduto a Quarto, invece, insegna che governare una città non è una passeggiata, non basta il consenso dei meet-up, il confronto attraverso il web;  una classe politica non si forma dopo qualche riunione in cui si parla dei problemi della città.
D'altronde, checché se ne dica, anche le esperienze nelle altre amministrazioni comunali - Civitavecchia, Livorno, Comacchio, Gela, giusto per citarne alcune - dimostrano che spesso il personale messo in campo dal M5S non è all'altezza della situazione.
Ma questo è nulla rispetto a quanto potrebbe accadere fra qualche tempo: alludiamo ai destini del movimento dopo-Grillo.
Casaleggio, il vero leader ombra come ha spiegato anche Paolo Becchi, non riuscirà a tenerne le redini e l'assenza di un impianto ideologico, oggi ritenuto elemento di forza, diverrà punto di debolezza.
La presentazione di una lista del M5S ad Assisi è un fatto positivo, uno stimolo politico. 
Riteniamo tuttavia che la strada che oggi intraprende il movimento è stata anticipata nella nostra città, già nel 2006, quando nacque la Mongolfiera, una lista creata dal basso, da un gruppo di cittadini, con Franco Matarangolo capolista e che in soli 2 mesi di vita riuscì a prendere il 9%.
E' continuata con Buongiorno Assisi, che ha avuto Carlo Cianetti e poi Paolo Marcucci come rappresentanti in consiglio comunale.
I temi del programma erano, già nel 2006, simili a quelli che oggi porta avanti il M5S: trasparenza amministrativa, partecipazione, rifiuti zero, energie rinnovabili, rilancio del turismo laico, politiche sociali, urbanistica del recupero, zero consumo di territorio.
Oggi quelle esperienze vengono riprese da una lista che si connota come di "sinistra", ma che ha al proprio interno molti giovani e  persone che si affacciano ora alla politica. 
E' un'esperienza che va guardata con attenzione e rispetto, anche perché con le scelte che si appresta a fare il PD, si rischia che ad Assisi scompaia definitivamente ogni riferimento ai valori di laicità, solidarietà, egualitarismo, accoglienza.

martedì 12 gennaio 2016

IL PD GUARDA ANCHE QUESTA VOLTA UN PO' AL CENTRO E UN PO' A DESTRA

Pare che il Pd abbia scelto il proprio candidato. Gli facciamo gli auguri, ma crediamo che per Assisi ci sia bisogno di altro.

domenica 10 gennaio 2016

CACCIATE QUESTI MERCANTI DELLA POLITICA

Tonino Lunghi, seppure deludente come amministratore, riteniamo che sia persona perbene. 
Per questo abbiamo avuto un sussulto quando l'altro giorno, pur di conservare la poltrona da sindaco "facente funzione", ha deciso di avvalersi della stampella di una consigliera che ormai da tutta la legislatura si presta, per motivi intuibili, ad appoggiare la maggioranza di turno, nonostante sia stata eletta nelle file dell'opposizione, come capolista del Partito democratico, e abbia partecipato alle primarie (perdendole) per la guida del centrosinistra.
Ma non sono i destini di una consigliera che interessano, ma quelli di Assisi. 
E quando una maggioranza non esiste più, vuol dire che un progetto di amministrazione della città è fallito e chi guida, seppur pro-tempore, quel progetto, dovrebbe avere il coraggio di ammetterlo e trarne le conseguenze.
Invece Tonino Lunghi, da buon democristiano, è rimasto attaccato alla poltrona che, in definitiva, gli aveva "donato" Ricci, lo stesso ex sindaco del quale sono seguaci fedeli i due reprobi: Patrizia Buini e Luigi Tardioli. 
Insomma un guazzabuglio politico, una maggioranza, che non esiste più, un centrodestra diviso dalla ambizioni sfrenate dei suoi tanti, modesti, componenti e una città sgovernata da almeno un decennio, in cui chi si è susseguito a deciderne le sorti non si è curato delle benessere dei cittadini, non si è curato di fare attività di promozione turistica, non ha prodotto alcun progetto di socialità per bambini giovani e anziani, non si è minimamente preoccupato dell'ambiente, non ha organizzato attività culturali, ma ha visto bene solo di approvare un PRG spregiudicato, che aggiunge cemento dove non serve, a favore dei soliti imprenditori. 
Le elezioni sono vicine, i cittadini valutino attentamente le future scelte.