martedì 25 novembre 2014

AD ASSISI IL PRIMO GRUPPO FACEBOOK CHE GUARDA ALLA POLITICA

Ad Assisi per la prima volta si sta verificando un fenomeno interessante e cioè che cittadini di tutto il territorio comunale si aggregano spontaneamente attraverso un "gruppo" facebook per parlare delle problematiche di Assisi e per, eventualmente, costruire un progetto di governo della città.
"Sei di Assisi se..." è un gruppo allegro e sornione in cui domina la componente "nostalgia", gran parte delle foto e dei documenti pubblicati appartengono all'Assisi degli anni e dei decenni passati, e questo è già un messaggio: è come dire ci piaceva più la Assisi di una volta.
Da quel che leggo lo stesso gruppo organizza riunioni aperte, nei bar o in luoghi pubblici, insomma una forma di partecipazione diretta, al di fuori della "politica politicante" che ad Assisi di fatto non esiste più. Sarà interessante vedere gli sviluppi, capire se riuscirà e mettere insieme le variegatissime forze per creare una lista civica completamente svincolata dai partiti.
Gia, i partiti: hanno fallito, il centrodestra non è mai esistito se non come compagine di potere e di governo, il centrosinistra è praticamente scomparso dal dibattito pubblico se si escludono sporadici interventi del consigliere Pettirossi.
Cani sciolti di varia provenienza ambiscono a candidarsi: nel centrodestra assisteremo alla corsa dei vari assessori che, legittimamente, dopo un quadriennio di scandalosa inefficienza, pensano di avere le carte in regola per governare una città vicina allo sfinimento.
Nel centrosinistra ne vedremo delle belle: nel pd ambiscono almeno in tre a candidarsi alla poltrona di sindaco, al di fuori o vicini al pd ci sono vari personaggi che avrebbero le carte in regola per rimettere in sesto la città.
Ma di sicuro la strada più interessante è quella di "Sei di Assisi se...", una movimento di base post-ideologico che per ora si muove su postulazioni molto generiche: il problema sarà quando si dovrà stilare un programma e scegliere un leader.

domenica 23 novembre 2014

TASSE ALLE STELLE AD ASSISI: AUMENTI ANCHE FINO AL 2,30 VOLTE

di Robin



Nel comune di Assisi, dal primo cittadino in giù, da mesi si sente dire, come fosse un mantra, che il comune di Assisi non ha aumentato le tasse. Sarà vero?
Per fortuna i numeri dicono sempre la verità. Anche in questo ci faranno capire che l’aumento delle tasse c’è stato e non di poco.
Questione IMU & TASI, la più scottante, quella che incide di più sulle tasche dei cittadini, specialmente per le c.d. prime case, cioè quelle possedute dalla stragrande maggioranza dei più. Spesso frutto di anni di duro lavoro e di sacrifici. Il peso, però, c’è anche sugli immobili strumentali (negozi, capannoni e affini).
Facciamo quindi parlare i numeri.
Abitazione media, PRIMA CASA, 5 Vani Catastali, posta fuori dal centro storico (2° Zona Censuaria) Rendita € 529,37 – Famiglia di 4 persone con un solo figlio al disotto dei 26 anni convivente.
2013 (IMU – la TASI non c’era) = Aliquota 3,75 ‰ Detrazione € 200,00 + € 50,00 per 1 figlio età inferiore ai 26 anni = € 529,37x1,05 x 160 x 3,75 ‰ = € 333,50 – 250,00 = € 83,50
2014 (TASI – l’IMU non si paga) = Aliquota 2,50 ‰ Detrazione € 30,00 per 1 figlio età inferiore ai 26 anni = € 529,37x1,05 x 160 x 2,50 ‰ = € 222,34 – € 30,00 = € 192,34
Fatemi capire voi dov’è la diminuzione. In questo caso l’aumento, addirittura, è di ben oltre il 130%. Sì, ho scritto bene, non è un errore, centotrenta per cento.
Il differenziale non è sempre così ampio, ma da calcoli fatti, tenendo conto delle medie delle categorie catastali e delle classi, delle situazioni tra prime case e seconde case, le minori detrazioni, gli edifici commerciali, industriali, artigianali ed alberghieri, l’aumento si attesta a ben oltre il 23%. (A tal proposito, vedi anche lo studio CNAhttps://docs.google.com/file/d/0B9BO3Epy7nlFUUoyOVB1Zm1tTWs/edit).
Se basta questo per diffondere ai quattro venti che il Comune di Assisi non ha aumentato le TASSE!!!!!
Cose inaudite!! Senza poi esaminare le altre imposte comunali.
Altri Comuni, come Spello, invece, veramente non hanno aumentato le tasse. La TASI a Spello, ad esempio, non è stata nemmeno applicata. Sì, avete letto bene, a Spello per le prime case NON SI PAGA UN CENT. (http://www.comune.spello.pg.it/articoli/il-comune-di-spello-azzera-la-tasi-sugli-immobili.html). Le rendite Catastali di Spello, inoltre, se confrontate con quelle di Assisi, sono di gran lunga più basse. Un solo esempio, la tariffa di estimo a vano catastale di Spello, dati medi, Categoria A/2 di classe 3° (Spello ha 6 classi)- parificabile alla A/2 di Classe 2° di Assisi (Assisi ha 4 classi), per Spello è di € 54,23, per Assisi, invece, è di € 108,46 (ovviamente mediata tra le due Zone censuarie – centro e resto del comune). Semplicemente, ed esattamente, il doppio. Ogni commento ulteriore è superfluo. Non tutte le tariffe di Assisi rispetto a Spello sono pari al doppio, ma la media generale è molto alta. Stessa cosa dicasi se il confronto è fatto con tutti gli altri comuni umbri, fatta eccezione per solo alcune classi del centro di Perugia.
Allora molte cose non tornano. Dato che tutti i comuni lamentano la diminuzione dei trasferimenti dallo Stato e via dicendo, che tutti gli altri comuni umbri hanno le rendite catastali più basse di Assisi, come mai molti altri comuni riescono a tassare (VERAMENTE) meno i cittadini ??
Sarà che forse spendono meglio? Sarà che controllano meglio chi evade???
Per dirla con Bertolt Brecht, “..Tante vicende, tante domande.

lunedì 3 novembre 2014

FRANA ZONA IVANCICH: SI PROCEDE NELL'INCERTEZZA

Da più parti ci si interroga su cosa stia accadendo nella zona Ivancich, dove varie frane tuttora attive minacciano la stabilità delle abitazioni. 
cartina dell'IRPI-CNR sualla situazione frane ad Assisi
Speriamo che l'Amministrazione comunale nei prossimi giorni abbia il buon senso di convocare una pubblica assemblea per chiarire lo stato dell'arte, ovvero la pericolosità del sistema franoso, ma soprattutto la situazione riguardante gli interventi per ridurre o bloccare il movimento delle frane.
Noi abbiamo interpellato l'IRPI, cioè l'istituto di ricerca prevenzione idrogeologica del CNR per capire qualcosa di più. 
Ci hanno indicato una cartina, frutto del monitorggio della frana attraverso un sistema satellitare (sistema analisi interferometrica) effettuato fino a un paio di anni fa, dalla quale emerge che nella zona rossa il movimento è ancora attivo, mentre nelle altre zone la situazione è più tranquilla. 
In generale, ha spiegato Fausto Guzzetti, direttore dell'IRPI, non ci sono situazioni che destano particolare preoccupazione nel breve periodo, ma è necessario intervenire con opere che quantomeno servano a drenare le acque sotterraneee. 
Il Sindaco Ricci, interpellato dal sottoscritto, ha detto che i lavori stanno per riprendere. Bene: aspettiamo altri chiarimenti e spiegazioni sul tipo di lavori e sullo stato dell'arte.