giovedì 21 agosto 2014

RICCI CHIARISCA SE QUELLE VILLETTE VERRANNO COSTRUITE OPPURE NO

Abbiamo raccontato che dietro allo Stadio degli Ulivi sono in vendita lotti (si parla di prezzi mirabolanti: 220.000 a lotto) per la costruzione di villette unifamiliari o bifamiliari. Peccato che questi lotti non siano stati approvati dal Comune. Siccome l'eventuale edificabilità a residenziale è un regalino del nuovo Piano Regolatore, dovrebbero essere è necessario attendere il Piano Operativo per avere indicazioni sull’entità degli ipotetici comparti in  cui può essere frazionata l’area e comunque sulla definizione dei parametri specifici (altezze max, n. di piani, tipi edilizi, ecc.) degli edifici da realizzare, fermo restando il volume massimo realizzabile già definito dal PRG Strutturale.
L'area della possibile edificazione
Va detto che stiamo parlando di una delle aree più delicate del territorio e al tempo stesso più ambìte, per la posizione invidiabile. I terreni sono per buona parte di uno dei costruttori più in vista della città. Il fatto che c'è qualcuno che si arroga il diritto di vendere ciò che ancora non esiste (cioè lotti destinati a residenza)  dovrebbe far indignare l'amministrazione comunale e in primis il sindaco Ricci, che ha le delega al piano attuativo. Ci aspettavamo che in uno dei suoi quotidiano comunicati stampa diffidasse il venditore di un bene di interesse generale a rispettare le regole. Invece silenzio. Allora facciamo a Ricci 2 domande:
1) a cosa è dovuto questo silenzio?
2) ci garantisce Ricci che quella zona, un grande declivio pieno di ulivi, venga protetto e non cementificato?
Attendiamo risposte. Poi restiamo a guardare per constatare se il piano attuativo di quella zona andrà nella direzione indicata dai proprietari dell'area. A quel punto ci sarebbe qualcosa da chiarire non solo ai cittadini, ma anche alla Procura della Repubblica.

2 commenti:

  1. Chissà se il nostro “benamato” sindaco, in altre faccende affaccendato, risponderà mai?
    Magari risponderà come pare rispondesse Maria Antonietta d’Asburgo-Lorena, consorte di Luigi XVI, quando la informavano dei tumulti dei parigini dovuti alla penuria di pane e quindi di generi alimentari: «S'ils n’ont plus de pain, qu’ils mangent de la brioche ! » (“Se non hanno più pane, che mangino le brioches!”). Non è chiaro se la Regina abbia mai pronunciato questa frase, ma, comunque, è efficacie a dimostrare la lontananza del sentire della corte da quello che erano le vere esigenze, le necessità e comunque le istanze dei cittadini. Tanto che poi, da lì a poco tempo, i sovrani finirono, uno dopo l’altro, ghigliottinati in quella che oggi è Place de la Concorde a Parigi.
    Di questi tempi non è bello parlare di decapitazione, nemmeno sotto metafora, però, senza dover paragonare il nostro sindaco a personaggi storici di più alto lignaggio, ha un paragone a pochi chilometri e di pochi mesi lontano nel tempo. Il personaggio da prendere ad esempio, è l’ex collega Wladimiro Boccali, arrogante e strafottente ex sindaco di Perugia. Credendosi invincibile, specialmente in questi ultimo periodo, come un satrapo d’altri tempi, ha amministrato Perugia nel peggiore dei modi possibili, strafregandosene della gente e dei veri problemi dei perugini.
    Risultato? TROMBATO.
    Chi non conosce la storia, è costretto a riviverla due volte.

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