Alla faccia del buon governo, Assisi è penultima in Umbria nella raccolta differenziata. Peggio di noi solo Amelia: Assisi al 35% mentre realtà virtuose come Umbertide sono al 72% e la vicinissima Bastia Umbra al 63%. Si tratta di dati riferiti al 2013.
Contrariamente a quanto accade in tutto il resto della regione, il nostro comune ha aumentato la produzione di rifiuti urbani. Questo significa che non sono state attuate politiche di sensibilizzazione presso i cittadini o presso le attività commerciali, per favorire il riuso o semplicemente per incentivare la vendita di prodotti sfusi: detersivi, saponi, ma anche acqua, vino etc...
In altri comuni dell'Umbria e dell'Italia questo tipo di prodotti vengono venduti anche grazie a precisi accordi con le amministrazioni comunali.
Con il suo triste 35% e una qualità media del servizio abbastanza scadente, Assisi è lontana anche dalla media dell'Umbria che ha raggiunto il 48,5%.
Sicuramente si deve fare di più anche a livello regionale, ma intanto il nostro dato sulla differenziata è abbastanza vergognoso. D'altronde la città di San Francesco, patrono dell'ecologia, è nelle ultime posizioni in Italia anche nell'uso di energia rinnovabile. Ma in compenso avevamo i cassonetti artistici...
Sempre per rimanere in tema, a quanti di Voi sarà capitato, camminando per Assisi, di vedere i cassonetti per la raccolta del vetro e della plastica, ad esempio, chiusi con catena e lucchetto. Le cui chiavi, di norma, le hanno i Bar, Alberghi e comunque attività commerciali. Tanto che un turista incontrato qualche tempo fa, stupito della cosa, e sapendo che ero del posto, dato che un minuto prima mi aveva chiesto una indicazione stradale, mi ha domandato il perché e la logica di quanto vedesse. Ovviamente non conoscendo nemmeno io la motivazione e la logica che ne conseguiva, gli ho riposto in maniera sarcastica, che era un modo “creativo”, insomma “differente” di far raccolta differenziata. Cavolo! Gli esclamai, con i cassonetti aperti, tutti i “coglioni” sono buoni a far la raccolta differenziata. Ci provi Lei con i cassonetti chiusi con il lucchetto, mica è da tutti!!! ,
RispondiEliminaottima risposta. Prendiamola a ridere
EliminaBei tempi quelli nei quali il buon "Paoletti" fece fare i ca$$onetti artistici!!!!!
RispondiEliminaPoffarbacco!!!!
Un altro serio problema è l'ignoranza gretta delle persone: nei cassonetti per la differenziata puoi davvero trovare di tutto e hai voglia a mettere quel ridicolo cartello con scritto "zona videosorvegliata" e tanto di vigile in silhouette!! Se prima non si sensibilizza ed educa la popolazione non si va in alcun dove.
RispondiEliminaLei ha perfettamente ragione, a monte vi è l'inciviltà della gente.
EliminaNecessita quindi una seria azione di sensibilizzazione.
A questo dovrebbero pensarci anche i Vigili, come ad esempio succede a Bastia, dove però i Vigili sono meno impegnati ad espletare il servizio navetta con la costa adriatica, o in "eroici" salvataggi da pozzanghere di acqua.
In Assisi, purtroppo i nostri Vigili conoscono solo il divieto di sosta. Per quello sono solerti, per il resto, a parte il servizio navetta e gli eroici salvataggi da pozzanghere di acqua, non conoscono altro.
Sic transit gloria mundi.
A proposito di cassonetti artistici..ma Paoletti se li è portati tutti a casa sua? Non ne vedo in giro
RispondiEliminaChi l'ho sa????
EliminaDi questi tempi, non mi meraviglierei più di nulla....!!!!!