lunedì 4 agosto 2014

Solo campagna elettorale: ma chi paga?

di Paolo Marcucci


Il sindaco di Assisi non c'è più.
Per la verità sono anni che la sua presenza è inconsistente, ma adesso è troppo impegnato in faccende diverse dall'amministrazione della città.
Leggiamo ogni giorno le tappe della sua campagna elettorale in vista delle prossime elezioni regionale che si terranno nella primavera del 2015.
Intanto la città e il territorio soffrono.
Da Petrignano a Tordandrea, da Viole a Torchiagina, dalle frazioni di Montagna a Capodacqua, le roboanti promesse della campagna elettorale risultano per grandissima parte non mantenute. 
Assisi centro storico è diventata ormai un bazar, in cui nulla è stato fatto in termini di sviluppo economico e sociale.
A Santa Maria degli Angeli il danno causato dal PUC risulta ancora più grave di quanto si potesse immaginare.
Il territorio è devastato, con il nuovo piano regolatore che favorirà nuova cementificazione in zone delicate come quella sopra allo Stadio degli Ulivi, e tutto ciò per rendere un servigio ai soliti ben noti personaggi. 
Insomma mentre la città non ha più una giunta, annullata dalla esemplare sentenza del Consiglio di Stato, e mentre continuano ad aggravarsi problemi annosi e mai risolti, il sindaco fantasma è impegnato esclusivamente a fare campagna elettorale per la propria ambizione.
Piuttosto, Claudio Ricci che parla di condivisione, di partecipazione dal basso, di ripudio delle vecchie logiche della politica, ci spieghi dove prende i soldi per la campagna elettorale.
Pulmini elettrici, riunioni conviviali, 100 mila depliant, et cetra, costano decine di migliaia di euro. 
Magari già che c'è ci dica anche dove ha preso i soldi per la precedente campagna elettorale, quella per le amministrative.
La principale regola per chi si candida a gestire la cosa pubblica è la trasparenza: soprattutto trasparenza nei finanziamenti. Finora non ne abbiamo traccia.

4 commenti:

  1. son tornate a fiorire le rose .....o le rosse? silenzio

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  2. Silenzio, abbiamo riaperto il blog giusto per risentire te. Son tornate a fiorire le rose. In realtà c'era troppo silenzio... in giro

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  3. Come cittadino e commerciante in Assisi, non posso che confermare quanto scritto dall'Ing. Paolo Marcucci. La sensazione che la città, in particolare il centro storico, è completamente abbandonato dalle istituzioni e dalle forze dell'ordine è una realtà a cui ci si è ormai rassegnati in attesa di un cambiamento radicale dell'amministrazione che sia; si competente nel mantenere alto nel mondo il prestigio di una città come Assisi ma che sia anche pragmatica, attenta alla gestione del territorio ed anche hai piccoli problemi che ogni cittadino si trova ad affrontare giornalmente.
    Rolando

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