di Francesca Tuscano
Un anniversario importante per gli studi pasoliniani (e per la storia
del cinema in generale), ma anche per Assisi, perché proprio qui, in
una camera della Pro Civitate Christiana, Pasolini pensò ad un film
sul Vangelo. Invitato da Don Rossi, fondatore della Pro Civitate, ad
un incontro sul cinema, Pasolini si trovò ad Assisi
contemporaneamente a papa Giovanni XXIII, in visita nella città di
Francesco. Pasolini avrebbe voluto incontrare il pontefice, che
ammirava profondamente (e a cui dedicò il Vangelo),
ma non volle creare, pur involontariamente, problemi (l’incontro
tra lo “scandaloso” autore di Accattone
e il papa non
poteva passare inosservato), e si obbligò a non uscire. Così,
chiuso in camera, iniziò a leggere il Vangelo che aveva trovato sul
comodino, quello di Matteo edito dalle Edizioni Paoline. Quella che
era una prassi della Cittadella, sembrò a Pasolini una specie di
benevola “trappola”, tesa per indurre alla lettura della vita di
Cristo un ateo marxista. La “trappola” produsse nel poeta uno
slancio creativo fortissimo, accompagnato (come sempre, in lui) da
un’altrettanto forte necessità di certezze filologiche. La
Cittadella diventò così per un tempo non breve il suo rifugio
creativo, un luogo di studi, un angolo di meditazione, su se stesso e
sul suo sofferto rapporto con il cristianesimo. Pasolini chiese ad
alcuni membri della Cittadella (il biblista don Andrea Carraro e
Lucio Caruso) di aiutarlo nella scrittura e nell’ideazione del film
(da Padre Carraro si fece anche accompagnare in Palestina, per i
sopralluoghi del film, che sarebbero diventati a loro volta un
film-documentario). Assisi, che il poeta aveva ricordato in Il
canto popolare
(1952-1953, contenuto in Appendice a Le
ceneri di Gramsci),
diventerà un punto di riferimento per Pasolini, che a lungo penserà
anche ad una scenggiatura sulla vita di Francesco (che si trasformerà
poi in una raccolta poetica, Bestemmia).
Infine, ad Assisi penserà di girare l’episodio francescano di
Uccellacci e uccellini
(cosa che gli fu poi sconsigliata dagli amici della Cittadella).
Insomma, il legame tra l’autore del Vangelo
e la città di
Francesco fu lungo e profondo. E, naturalmente, la Cittadella non
poteva dimenticarsi dei 50 anni del capolavoro pasoliniano. In
collaborazione con l’Archivio Pasolini di Bologna, ha organizzato
un convegno sul Vangelo,
dal 3 al 5 ottobre. Un appuntamento imperdibile, anche se dispiace
pensare che potrebbe essere anche l’unico, ad Assisi. Ma magari no.
Speriamo.
Ma se hanno organizzato un convegno non capisco il senso del titolo Assisi si dimentica.
RispondiEliminaIl convegno è organizzato dalla Cittadella Cristiana, che non è, comunque, Assisi, pur trovandosi ad Assisi...
RispondiEliminaOggi è il 4 settembre e non ci risulta che ad Assisi ci siano iniziative su Pasolini e sul Vangelo. Poi in occasione dei festeggiamenti francescani ci sarà un convegno alla Cittadella che, come di consueto, è lasciata sempre un po' sola dall'amministrazione comunale. Forse sarebbe utile una maggiore disponibilità dell'ente pubblico.
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