giovedì 9 ottobre 2014

E SE IL SINDACO DI ASSISI FOSSE DONNA?

Licia Tarconte

Bagarre assoluta sul fronte elettorale assisano.
La candidatura di Ricci alla presidenza dell'Umbria e le sue possibili dimissioni prima ancora delle elezioni regionali, potrebbe avvicinare la data del rinnovo del consiglio comunale.
Nella destra, come nel centro e nella sinistra, è tutti-contro-tutti. D'altronde tutti si fanno la stessa domanda: se è stato sindaco Ricci, perché non dovrei ambire anch'io a occupare la poltrona di primo cittadino?
Andiamo per ordine.
Tonino Lunghi dopo tanti dubbi e perplessità pensa che stavolta gli tocchi. Pensiero legittimo soprattutto se riuscirà ad essere capo dell'amministrazione nel lasso di tempo che trascorrerà fra l'abbandono di Ricci e le prossime amministrative.
Grandi ambizioni cova anche Moreno Fortini: l'ex assessore all'urbanistica ha preso più voti di tutti alle ultime elezioni, ha continuato a coltivare il proprio elettorato e ha incrementato i "clientes". C'è però anche un altro Moreno che cova ambizioni di rivalsa: è Moreno Massucci, fatto fuori a causa della decisione del Consiglio di Stato sulle quote rosa.
Ma a destra, seppure dal fronte opposizione, Giorgio Bartolini sembra tutt'altro che rassegnato. In questi anni ha fatto opposizione con tenacia e convinzione e anche con grande umiltà. Molti fra quanti hanno votato per Ricci, potrebbero aver rivalutato l'operato del più angelano fra gli angelani e così Bartolini sembra pronto a scendere di nuovo in campo.
A sinistra, anzi nel Pd, molti giovani ed ex giovani ambiscono a correre. Primo fra tutti Simone Pettirossi, che in questi anni ha diligentemente svolto il ruolo di consigliere comunale di opposizione. Poi c'è il segretario comunale, Federico Masciolini, che non si è mai esposto troppo, ma ha il vantaggio di un costante rapporto con il partito regionale, a cominciare dalla presidente della Regione Catiuscia Marini. Infine Timoteo Carpita, un giovane cattolico, renziano della prima ora, sempre sul punto di assumere incarichi ma per ora in posizione di vigile attesa.
Tutto questo è abbastanza scontato e risaputo.
Le sorprese arriveranno dalla grande melassa centrista-qualunquista, che in alcuni casi si nasconderà dietro liste civiche.
Aspettiamoci una lista civica, magari in appoggio al pd di Renzi oppure con aspirazioni autonomiste, e con la velleità (legittima e sensata) di assumere un ruolo guida, che metta insieme reprobi e pentiti ora neo-renziani, come i Mignani e le Travicelli, i Pantò e, perché no, magari lo stesso Massucci che dopo essere stato socialista e forzitaliota ora è rimasto senza casa.
Il problema in questo caso sarebbe stabilire il candidato-sindaco. Insomma la maionese rischierebbe di impazzire. E allora dopo l'impazzimento potrebbe uscire fuori qualche candidato autorevole e con buoni consensi, magari donna.

Nessun commento:

Posta un commento

I commenti possono essere anonimi, ma verranno rimossi quelli offensivi, diffamatori o calunniosi.